Maria Molteni

Note di percorso

Maria Molteni nasce a Milano ove risiede e ha studio.
Il suo percorso professionale è tracciato da studi in biologia, interessi per la psicologia, la musica e la scultura. Si diploma in pianoforte al Conservatorio di Parma e frequenta un ambiente artisticamente molto stimolante non solo in Italia, ma in Canada prima ed in Egitto poi, paesi nei quali risiede per molti anni. Ha la fortuna di essere influenzata nella sobrietà delle opere e nella sensibilità artistica da una figura familiare: il suocero Angelo Casati, interprete del percorso evocativo della scultura italiana negli anni che decorrono dai Trenta ai Sessanta. Quando Casati, suo maestro, scompare, Molteni dà spazio al proprio genio creativo, dedicandosi a lungo ed intenso tirocinio di esperienza in fornaci e cave. Negli anni novanta inizia la sua attività espositiva e non solo raccoglie notevole riscontro da parte del pubblico, ma riesce anche ad impressionare molto positivamente diversi critici che decidono di sostenere la sua arte in tutta Italia.

Dall’esordio caratterizzato da lavori in terracotta e pietra, realizzati con linguaggio figurativo e forte tensione allusiva, l’artista transita poi ad espressività astratta, adottando bronzo e ferro quali materiali di riferimento tecnico. Nella plasticità delle sue opere Maria Molteni rimette l’energia del suo pensiero in continua evoluzione, che trova in esse il luogo in cui manifestarsi e rendere razionalmente tangibile la sua essenza, ancor più e maggiormente nelle figure tendenzialmente aniconiche dei lavori attuali, dove ha raggiunto l’essenzialità, formale e volumetrica. Essenzialità che non va affatto confusa con semplicità di contenuto, anche perché l’artista vi è giunta dopo calcoli, riflessioni, sofferenze, studi ed esperienze e, quindi, può piuttosto rappresentare un sunto ed anche un progetto del divenire. Attualmente il suo discorso artistico è diretto, deciso, sa qual è la sua provenienza e la sua direzione; il percorso da praticare se lo traccia, se lo segna, se lo afferma, se lo incide con la sicurezza della maturità acquisita con la pazienza e la dolcezza della formazione prima mentale oltre che culturale.

Della sua attività più recente ricordiamo le mostre personali allestite nell’Oratorio della Passione, museo della Basilica di Sant’Ambrogio in Milano, nel novembre 2005 e nella prestigiosa galleria Schubert di Milano nel marzo 2006. Nel novembre dello stesso anno le sue ultime opere, questa volta anche di grande formato, vengono esposte al Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Gazoldo degli Ippoliti e nell’aprile successivo espone alla Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino nella mostra "La tangibilità del Logos", a cura di Giovanna Barbero. Vince nello stesso anno il 1° Premio alla XI Edizione del Concorso Nazionale di Scultura Cesare Pavese a Santo Stefano Belbo. L’anno 2008 è caratterizzato da una nuova mostra personale alla galleria Schubert di Milano, curata da Alberto Veca e da una grande mostra al Museo Nazionale di Villa Pisani, Stra (Venezia) curata da Giorgio Segato. Nel settembre 2009 viene inaugurata e presentata da Claudio Rizzi a Canzo una scultura monumentale, realizzata da Maria Molteni, che il Comune delibera di acquisire per il loggiato di Palazzo Tentorio, sede del Municipio. Una recente mostra dell’artista (ottobre 2010 ) è stata fortemente voluta dalla banca svizzera UBS e allestita nella loro Galleria di Lugano ed il 14 maggio del 2011 si inaugura, presso lo Spazio per le Arti Contemporanee del Broletto di Pavia, una mostra personale di Maria Molteni curata dal professor Luciano Caramel e realizzata con la collaborazione della galleria Schubert di Milano.

Hanno scritto della sua produzione artistica: Dalmazio Ambrosioni, Giovanna Barbero, Lorenzo Bonini, Rossana Bossaglia, Luciano Caramel, Elena Casati, Tiziana Cordani, Raffaele De Grada, Flaminio Gualdoni, Carlo Franza, Mario Guderzo, Paolo Levi, Angelo Mistrangelo, Clizia Orlando, Giulio Residori, Claudio Rizzi, Gabriella Torricella, Anselmo Villata and Massimo Zanello.

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Opere in permanenza:

  • Scultura monumentale nel loggiato di Palazzo Tentorio,
    sede del Comune di Canzo (LC).
  • Museo della Basilica di Sant'Ambrogio - Milano
  • Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Gazoldo degli Ippoliti (Mantova)
  • Civico Museo Parisi Valle - Maccagno (Varese)
  • Galleria Schubert - Milano
  • Galleria Scoglio di Quarto - Milano
  • Galleria Emmediarte, S. Stefano Belbo (Cuneo)
  • Collezioni private
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